Categoria: Riflessioni

Memorie di una giornata Crissolo

Il tempo non è un granché. Estate pazza. Solo che in montagna quando va via il sole ti accorgi di quanto riscalda. Un po’ come le cose nella vita, apprezzi il loro valore quando non ci sono, e spesso è troppo tardi. Facendomi violenza tiro fuori una maglia dall’armadio, solo il pensiero mi fa venire caldo, e la metto nello zaino. As sa mai.

Scendo che Renato mi aspetta. Passiamo alla sede del C.i.s.s. dove avevamo appuntamento con le due assistenti sociali, Luana e Chiara e partiamo alla volta di Crissolo.

Dopo Paesana inizia la vera valle Po, valle stretta, strada stretta, paesini stretti, luce stretta. Non fosse per il Monviso che ti guarda dall’alto come fosse Zeus, la malinconia assumerebbe altri toni.

Arrivati. Apro la portiera e mi rendo conto, dopotutto, di non essere ancora del tutto brasato: la maglia serve, eccome.

Siamo davanti all’albergo, riconosco l’insegna. Una domanda mi echeggia in testa. E adesso? Sono abituato alle persone adulte, questo sì, ma a dei bambini? Questo no. Ma la mia curiosità è tanta, quindi andiamo.

Renato ed io veniamo accolti da alcune educatrici e dalla titolare. Persone cordiali. Bene. Mi dicono che i ragazzi sono entusiasti del soggiorno. Molto bene.

E’ proprio così

Qualche giorno fa Greta mi ha girato un post di Instagram su una giornata organizzata dal CFIQ allo Zoom di Cumiana in cui tra la convivialità è stato organizzato un laboratorio di cucina.

Scrive una frase che mi ha colpito: “Oggi sono state aperte due porte: una per il laboratorio di cucina e una che porta al cuore delle persone.”

Pizza

Oggi non va. Ci sono quei giorni in cui la testa vaga altrove e un malessere, o meglio un disagio ti prende dentro. Non sai cosa sia, ma sai che c’è. Unica cosa da fare è uscire, parlare con qualcuno, distrarsi.

Mi viene l’idea di andare a trovare Carlo agli Asili Notturni, magari con un po’ di fortuna lo trovo. Via Saluzzo non è distante, poi era da tempo che me lo ero promesso. Certo che associare il nome Asili Notturni a uno studio odontoiatrico bisogna avere molta fantasia, ma come diceva Vecchioni in una canzone, meno pensi e più diventi bello.

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