In questi giorni mi sono ritrovato a riflettere sul pensiero di un autore di inizio 900, Georg Simmel. È un pensiero semplice, di grande impatto e purtroppo di monito in luce agli eventi attuali.

Secondo Simmel, la vita è il principio del divenire. Tutto ciò che è presente nel mondo è prodotto dalla vita. La vita è un fluire dinamico inarrestabile, ma non è un flusso indistinto, non è cambiamento e basta; la vita produce forme che contengono la vita stessa e ne definiscono i contorni. E queste forme a loro volta hanno una natura dinamica.

Nel momento che queste forme perdono il contatto con la dimensione del flusso, si irrigidiscono e uccidono la vita che portano in sé.

Ad esempio per Simmel le Istituzioni, gli Stati sono delle vere e proprie forme perché danno delle leggi alla vita umana, ma se queste leggi perdono contatto con la vita e continuano ad imporre regole superate allora è evidente che la vita smette di essere tale.

Leggendo l’articolo di Vito Mancuso su ”La Stampa” di oggi dove definisce la pace come un atteggiamento interiore ho immaginato il nesso: per volere la pace, bisogna pensare e vivere in un certo modo. Dando forma al mondo nel suo divenire con il confronto, con il dialogo, senza mai dimenticare che la vita è l’unico vero dono che abbiamo ricevuto e come tale dobbiamo difenderlo e rispettarlo. E questo vale per tutti.