Cosa deve fare l’uomo? Deve sentire la voce della ragione. La voce della ragione è in grado di imporre la scelta giusta, come fosse una regola oggettiva, necessaria, universale.

Questo lo diceva Immanuel Kant nella Critica della Ragion Pratica. Questa è la legge morale, secondo lui. Si proprio il grande filosofo, mio incubo al liceo nelle interrogazioni di filosofia. Adesso, dopo decenni, inizio a capirlo e apprezzarlo. Del resto per interiorizzare certi concetti c’è bisogno di vita alle spalle.

Siamo nel 700, in piena epoca illuminista, ecco spiegato l’elogio della ragione e dell’antropocentrismo, vale a dire la posizione dell’uomo, in quanto essere pensante, al centro del mondo.

Ma qual è il punto che mi porta a una riflessione? Il punto è che obbedire a questa legge morale per Kant è libertà; ci libera dai nostri istinti, dai nostri gusti, dal condizionamento dell’altro. 

Un attimo: quando pensiamo alla libertà la prima idea che ci viene in mente è di fare quello che ci pare, concetto che apparentemente non va molto d’accordo con limiti e tantomeno con obbedienze a regole, leggi.

Come mai? Forse perché non teniamo conto di un dettaglio, che però fa la differenza. Nel mondo non ci siamo solo noi. Fare quello che ci pare è un concetto individualista, direi egoista, tipico dei nostri tempi. Libertà come assenza di vincoli, regole da seguire. Però attenzione Kant parla anche di scelte: la legge morale ci indica la scelta giusta da fare. Scegliere implica necessariamente una rinuncia a qualcosa in favore di un’altra.

La vita uno straccio di direzione ce la impone. O siamo noi a orientarla, non dico a deciderla, o ci pensa qualcun’altro o qualcos’altro, spesso tutte due insieme. Ci potete scrivere un’equazione sopra.

Vi ricordate “ Welcome to the jungle”, canzone dei Guns ‘n Roses di qualche anno fa? A un certo punto dice: “ You can have anything you want, but you better not take it from me…puoi avere quello che vuoi, ma è meglio che tu non lo prenda da me. 

Parafrasando si potrebbe dire: fai pure quello che vuoi in completa libertà, basta che la tua libertà non pregiudichi la mia. 

Qualsiasi cosa facciamo implica delle regole; e rispettare le regole vuol dire impegno, fatica, scelte dolorose anche. Le regole sono universali, valgono per tutti e nascono dentro ognuno di noi. Questa è libertà. Questo diceva Kant.

Non accettare regole significa non rispettare l’altro, rinnegare un vivere civile.

In buona sostanza non avere le palle.